Venerdì 24 marzo si è svolto lo sciopero dei lavoratori preposti alle mense delle scuole del Comune capitolino, su cui la segretaria provinciale Flaica ci aggiorna in merito al successivo incontro con l’Assessorato di riferimento dove sono stati evidenziati i principali motivi dello sciopero, soprattutto riguardo alle condizioni di lavoro del personale
Lo sciopero ha raccolta un’adesione piuttosto buona, c’è stata partecipazione dato che i problemi evidenziati si trascinano da tempo e servono delle soluzioni concrete per migliorare l’ambiente in cui si svolgono le varie e articolate attività richieste quotidianamente per servire poco meno di 5000 pasti agli alunni delle scuole. Anche gli orari previsti dal capitolato – puntualizza Nicoletta La Gioia – non corrispondono alla realtà in cui cuochi e inservienti si devono destreggiare per mantenere un livello di servizio adeguato.
I punti che abbiamo esposto durante l’incontro in Comune erano diversi, in particolare le nostre rivendicazioni riguardano la salute e la sicurezza degli operatori, che sono per la maggior parte inquadrati con il contratto per la ristorazione collettiva, spesso con poche ore al giorno (mediamente 3) ma che si trovano anche ad aggiungere del tempo non conteggiato per sopperire al servizio, complice anche lo stato di degrado di diversi locali e delle attrezzature.
Il servizio mensa è appaltato dal Comune ad aziende private, alcune sono multinazionali conosciute sul mercato, ma il punto che noi evidenziamo è la non congruità delle tabelle orarie predisposte e che nemmeno vengono effettuati regolarmente dei monitoraggi che sono previsti solo sulla carta.
Faccio un esempio per quanto riguarda l’introduzione del ‘coccio’ che prevede tempi di cottura e lavorazione superiori ma a cui non è seguito un aggiornamento degli orari di lavoro, per cui si tratta di un ulteriore impiego di tempo rispetto allo standard. Per non parlare del fatto che la poca chiarezza dei capitolati consente alle aziende di non conteggiare nel totale dei pasti da servire nelle singole scuole anche quelli per maestre e addetti vari, pasti che però vanno pagati e serviti …
Gli addetti delle mense comunque si impegnano per il senso di responsabilità verso i bambini ma non possiamo evitare di segnalare che accade anche che alcune delle aziende che hanno in appalto il servizio tendono a conteggiare le eventuali ore in sovrappiù senza rispettare le maggiorazioni previste dal contratto, che pure viene applicato.
Quali risposte avete ricevuto dall’Assessorato?
Nessuna risposta chiara, anzi in un altro incontro avvenuto in Prefettura ci era stato detto che il fatto che a volte gli alunni si assentano funziona da compensazione rispetto alla carenza di ore e personale, che tra l’altro non viene quasi mai sostituito in caso di malattia o altro.
Come Flaica abbiamo comunicato che continueremo a vigilare sulla situazione e che se continueranno a non arrivare risposte riprenderemo con gli scioperi.
Per ora attendiamo qualche riscontro in merito alle manutenzioni, su cui il Comune ha comunicato che predisporrà un progetto per iniziare a risolvere le criticità maggiori. Su questo siamo stati chiamati a intervenire direttamente, per fornire agli uffici preposti un elenco delle scuole dove è più urgente intervenire poiché manca una mappatura precisa e aggiornata delle varie strutture.