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TIM: KKR chiama il fondo pensioni canadese

La vicenda della possibile vendita della NetCo (Rete) di TIM si trascina ormai da anni. Tra i possibili soggetti candidati ad assumerne il controllo spicca il fondo infrastrutturale americano KKR massimo prescelto per un’ultima offerta vincolante.
Al fine di completare l’operazione è di queste settimane la notizia che il fondo KKR avrebbe chiesto l’aiuto ad altri soggetti finanziari. In particolare quello del Fondo Pensione pubblico del Canada CPPIB.
Nell’azionariato di TIM il Fondo pensioni CPPIB è già presente con circa il 2,33% d’azioni.
Per far “rendere” i fondi – ovvero per consentire una pensione dignitosa ai lavoratori – questi investono in azioni di società dove devono ottenere dei guadagni agendo spesso e volentieri sul costo del lavoro, con i tagli su altri lavoratori, in termini di diritti, salario e posti di lavoro.
In poche parole i lavoratori canadesi ottengono una pensione più alta sulle tasche e sulla pelle d’altri lavoratori, ad esempio quella dei dipendenti TIM!

I lavoratori di TIM, delle TLC e i Metalmeccanici se mettono soldi e TFR nei fondi pensione integrativi collettivi (o individuali) – di fatto – fanno la stessa cosa. Ad esempio sia il Fondo Cometa, sia il Fondo Telemaco hanno quasi tutti i comparti che investono in azioni di società.
Telemaco
Comparto Garantito (il meno rischioso) ha l’8% degli investimenti in azioni;
Comparto Prudente (il secondo meno rischioso) ha già ben il 30% d’investimenti in azioni.
Cometa
Comparto Monetario Plus (il meno rischioso per chi è prossimo alla pensione entro 5 anni) non investe in azioni, solo in obbligazioni, però non ha alcuna garanzia e investe il 22,5% dei titoli in Liquidità e strumenti del mercato monetario;
Comparto TFR Silente (il secondo meno rischioso) ha già ben il 5% d’investimenti in azioni.

Nel 2022, mentre il TFR – crescendo ogni anno per legge – ha avuto una rivalutazione del +9,9%, i fondi pensione – variabili in base alla fluttuazione dei mercati azionari – sono crollati.
Considerando i 2 comparti più prudenti dei Metalmeccanici e delle TLC (quelli dove sono confluiti i TFR delle persone che non hanno scelto dove destinare il TFR) si ha una notevole differenza rispetto al rendimento del TFR:

FONDO COMETA (Metalmeccanici) – valore Profilo TFR Silente da 10,363 a 8,973 -14%
FONDO TELEMACO (Telecomunicazioni) – valore Profilo Garantito da 13,933 a 12,729 -8,64%

Gli altri profili hanno avuto perdite anche superiori!

Riepiloghiamo alcune informazioni importanti circa i Fondi Pensione integrativi:

  • In caso di nuova assunzione ci sono 6 mesi di tempo per scegliere se tenere il TFR (la liquidazione che si matura mese – mese) in azienda/Inps, oppure se destinarlo ad un Fondo Pensione, se non si sceglie il TFR va’ a finire “ tacitamente” nel Fondo Pensione;
    E’ bene ricordare che i 6 mesi per la scelta ripartono in caso di passaggio ad un’altra azienda che deve informare il lavoratore e chiedergli se ha già scelto, è comunque bene produrre la documentazione della scelta precedente, o in caso contrario scegliere nuovamente compilando la modulistica apposita;
  • Uscire dai fondi pensione è quasi impossibile, salvo alcuni casi particolari che abbiamo seguito con esito positivo: i lavoratori che fossero interessati ci possono contattare per verificare tale possibilità.

Dobbiamo pretendere che i lavoratori che hanno aderito possano tornare indietro, e togliere le agevolazioni fiscali (pagate da tutti) a questi strumenti – che speculano anche sullo sfruttamento d’altri lavoratori – quali classico specchietto per le allodole a favore dei mercati finanziari.

Firenze, settembre 2023

FLMU CUB

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