Da mesi si sta consumando nella striscia di Gaza e in tutta la Palestina, un vero genocidio: dall’inizio della guerra, sono morte oltre 28.000 persone di cui il 70% sono donne e bambini.
Gli operatori della sanità sono allo stremo lavorano incessantemente da mesi, costretti ad intervenire senza anestetici, acqua, luce e in condizioni igieniche intollerabili: sempre più impotenti di fronte al genocidio in atto, anche loro vittime, oltre 340 morti fra gli operatori sanitari.
Sono sistematici gli attacchi a strutture ospedaliere e ambulanze, e impedito l’ingresso agli aiuti umanitari come la fornitura di farmaci.
Il territorio è sotto costante bombardamento senza acqua, luce, gas, carburante, gli ospedali sono al collasso e a rischio epidemie.
Tutte le principali Organizzazioni Internazionali che si occupano di diritti umani chiedono di cessare il fuoco. La Corte Internazionale di Giustizia ha recentemente accusato di genocidio lo stato di Israele.
L’economia di guerra sta crescendo a dismisura, anche in Italia la spesa per l’esercito e le armi toglie risorse alla sanità, spese sociali, scuole, pensioni e sostegni alle fasce più povere.
In tutto il mondo il movimento di solidarietà sta coinvolgendo anche gli operatori sanitari ad agire per chiedere di cessare il fuoco.
La CUB sanità accoglie l’appello delle comunità palestinesi e invita a partecipare alle iniziative previste nelle varie città italiane per il 23 febbraio e alla manifestazione nazionale a Milano del 24 febbraio, con partenza ore 14,30 da piazzale Loreto.
FERMARE IL GENOCIDIO, FERMARE IL MASSACRO DI CIVILI E BAMBINI, NESSUN SOSTEGNO A CHI STA DISTRUGGENDO IL POPOLO PALESTINESE!
