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Industria Alimentare: Piattaforma rivendicativa sul rinnovo ccnl

La FLAICA Uniti CUB presenta la piattaforma rivendicativa in vista del rinnovo del CCNL del settore agroalimentare per il periodo 2023-2027, nelle 3 parti contrattuali che seguiranno, le proposte della FLAICA sono mirate esclusivamente a garantire miglioramenti sia economici che normativi per i lavoratori e le lavoratrici della filiera interessata:

1 – PARTE ECONOMICA

In relazione alla solidità del comparto delle Industrie Alimentari, che vede un andamento sostanzialmente favorevole su tutti i settori produttivi, nonostante la crisi internazionale e il contestuale calo di potere d’acquisto da parte degli operai e dei ceti popolari, riteniamo congruo un aumento non inferiore a 400 euro (omnicomprensivo per tutti i lavoratori di ogni voce retributiva) poter recuperare il potere d’ acquisto perso a causa delle politiche salariali fallimentari fin qui praticate e per iniziare ad uniformare gli stipendi italiani del settore a quelli della media europea. Questa cifra tiene in considerazione il conto dell’inflazione vera che ormai va oltre il 10 % mensile.

Il salario deve inoltre essere agganciato al reale costo della vita.

Maggiorazione al 55% del lavoro notturno per tutte le categorie indipendentemente dal settore di appartenenza.

Revisione degli organici e nuove assunzioni qualora venga raggiunto il tetto individuale degli straordinari da parte del 20% degli occupati.

Maggiorazione al 70% del lavoro straordinario festivo per tutte le categorie indipendentemente dal settore di appartenenza.

24 ore aggiuntivi di Rol per i lavoratori turnisti.

Riduzione delle giornate di flessibilità obbligatorie da 11 a 6. Con un aumento di maggiorazione oraria del 50%.

Abolizione degli enti bilaterali (EBS) e del welfare aziendale Fasa.

2 – NORMATIVA

Obbligo per l’azienda, in caso di assunzioni full time, di garantire al personale part-time già occupato in azienda il passaggio a full-time e nuove assunzioni all’esterno solo in caso di rifiuto di tutti i part-time presenti.

Obbligo di uniformare i nastri orari dei part-time di tipo orizzontale sostanzialmente a tre fasce, con unico orario per tutti i giorni della settimana.

In caso di necessità, anche nei contratti part-time con o senza le clausole elastiche, o in caso di maternità e post maternità, i lavoratori dovranno avere il diritto ad un orario compatibile con le esigenze di accudire i figli e di favorirne l’inserimento nei nidi, scuole materne ed elementari fino ai 10 anni di età del bambino.

La trasformazione del versamento al Fondo Nazionale di Assistenza Sanitaria Integrativa in aumenti in busta paga.

Per un rilancio della Sanità pubblica, gratuita, di qualità per tutti.

Riconoscimento di 24 ore retribuite per malattia figlio fino a 14 anni del figlio.

Riconoscimento del congedo mestruale di due giorni al mese per tutte le lavoratrici.

Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario per tutti. Con 35 ore settimanali per tutti (5 giorni a settimana) e di ulteriori tre ore per i lavoratori turnisti.

Diritto di uscita immediata per tutti gli iscritti ai fondi pensione chiusi (Alifond), consentendo la riscossione dell’intero capitale versato senza costi.

Obbligo del versamento per intero del TFR alle madri o padri che, per esigenze familiari, devono richiedere l’astensione facoltativa per la nascita di un figlio, per adozione o affidamento.

Diritto ai lavoratori delle imprese appaltatrici che svolgono l’attività presso le imprese appaltanti, di usufruire delle mense aziendali e di locali appositi per assemblee sindacali.

Inserire nel contratto di appalto l’obbligo alla certificazione del rispetto delle normative contrattuali e del versamento dei contributi per i lavoratori in appalto.

Responsabilità diretta dell’azienda appaltante in caso di inadempienza dell’azienda appaltatrice.

Obbligo di prevedere l’assunzione dei lavoratori delle cooperative da parte dell’azienda appaltante, laddove il rapporto intercorrente si configura come un vero e proprio appalto di manodopera.

I lavoratori devo essere assunti tutti indistintamente nei cambi di appalto.

Escludere severamente il peggioramento delle condizioni con la motivazione dei tagli economici.

Reinternalizzazione diretta degli appalti collegati al sistema produttivo (magazzini, pulizia, qualità, sicurezza).

No alle assunzioni con l’applicazione del job act.

Reintroduzione dell’art. 18 legge 300/70 per tutti.

Abolizione della tipologia di lavoro “agile”.

3 – DIRITTI AI LAVORATORI E DEMOCRAZIA SINDACALE

Uguali diritti e pari dignità per tutte le OO.SS. presenti nelle aziende.

Diritto di indizione di assemblee in capo al singolo delegato RSA.

Diritto di tutte le OO.SS. a ricevere contributi sindacali attraverso trattenuta in busta paga.

PER UNA VERA DEMOCRAZIA SINDACALE con libere elezioni delle RSU in tutte le aziende.

Voto vincolante dei lavoratori sia in fase di presentazione di piattaforme per il CCNL che in fase di   approvazione di un eventuale accordo.

Possibilità per i lavoratori di riunirsi in azienda la di fuori dell’orario di lavoro. Norme sanzionatorie del CCNL in caso di atteggiamenti aziendali lesivi della libertà e della dignità dei lavoratori.

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