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Sciopero alla Scala di Milano

Il Teatro alla Scala si ferma

Nella giornata di lunedì 23 gennaio, i tecnici di tutte le categorie e specializzazioni SCIOPERANO 24 ORE. Per tutto il giorno, tutti possono aderire all’agitazione al di là dell’appartenenza sindacale ed è estesa a tutti i non iscritti.
“Non ci stiamo a farci strangolare economicamente, ad aggravare i carichi di lavoro e togliere i riposi.”, così commenta la decisione Pippo Fiorito, segretario Cub Info&Spettacolo

“Con l’inizio della stagione dell’ORCHESTRA FILARMONICA e l’inserimento in orario Scala, per i tecnici di palcoscenico vi sarà un ulteriore aumento dei carichi di lavoro completamente ignorato dalla contrattazione del rinnovo Scala 3.0. La mancanza di personale è endemica – comunicano i tecnici del teatro scaligero – La produttività in costante aumento ha fatto diventare consuetudine l’abuso del settimo giorno lavorativo. I tecnici da sempre hanno solo un doppio riposo al mese che spesso è attaccato alle notti e c’è necessità urgente di avere due doppi riposi mensili. Diventa fondamentale incrementare il personale tecnico. In ogni caso, i tecnici non intendono rinunciare alla retribuzione aggiuntiva della stagione filarmonica. Impediremo la riduzione di questo salario di fatto.
La Cub sollecitata dai lavoratori chiede un incontro urgente con le parti interessate: rappresentanti dei tecnici, rappresentanti della filarmonica e direzione Scala. Siamo consapevoli che la questione filarmonica interessa tutti nel caso in cui rientri nel cosiddetto orario Scala. Mentre se la situazione torna come prima i tecnici coinvolti volontariamente saranno solo una parte, quelli che si iscriveranno a inizio stagione. Se non troveremo un accordo che soddisfi le parti in causa saremo liberi di prendere tutte le iniziative del caso ivi compreso un’astensione dal lavoro. Collettivamente decideremo il nostro atteggiamento e le nostre iniziative.”, così conclude la Segreteria provinciale Cub Info&Spettacolo.

Ansa, 23 gennaio 2023

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