IL FONDO AMERICANO KKR VUOL CHIUDERE LA SEDE MARELLI DI CREVALCORE, MENTRE IL GOVERNO LO STA AIUTANDO A COMPRARE PER 23 MILIARDI LA RETE DI TIM !
Con un recente decreto legge il governo ha deciso di stanziare 2,5 miliardi per affiancare KKR nell’acquisto.
In un comunicato di qualche settimana fa scrivevamo:
“In Italia potrebbe presto balzare alla cronaca perché sta per lasciare a casa 230 operai dello stabilimento Marelli holding di Crevalcore, società controllata da KKR.
Si tratta della vecchia Magneti Marelli che si è fusa con la giapponese Calsonic Kansei.
Secondo fonti sindacali la Magneti si appresta ad annunciare la chiusura del sito di Crevalcore in un incontro già fissato per i primi di settembre.
Per la proprietà del resto quello di Crevalcore è solo uno dei tanti stabilimenti che ha in tutto il mondo (ben 170), con un numero modesto di lavoratori rispetto ai 50.000 dipendenti complessivi di Marelli; risultando così facilmente oggetto di superamento produttivo per effetto della mutazione tecnologica della componentistica per automezzi”.
Il fondo infrastrutturale americano KKR è in ballo per assumere il controllo della NetCo, il segmento di Rete eventualmente scorporato da TIM. In sostegno a KKR ha deciso di entrare in campo il governo per aiutare gli americani.
KKR è uno dei fondi finanziari infrastrutturali di lunga data tra i più potenti al mondo, nel gruppo TIM è azionista di minoranza di TIM S.p.A. e di peso in Fibercop – la società della rete in fibra del gruppo – di cui detiene ben il 37,5% del capitale.
Ecco cosa ha fatto finora KKR nel nostro paese:
Entra nel 2005 dentro la società di lubrificanti Selenia, da dove esce nel 2007;
Nel 2014 fa’ il suo ingresso nei distributori automatici di Argenta, uscendone nel 2017;
Nel 2017 entra in Sistemia uscendone nel 2019;
Mentre nel 2010 “sale” sugli elicotteri di Inair, dai quali “scende” nel 2014;
Nelle telecomunicazioni entra in Sirti nel 2017, da dove è uscito lo scorso giugno;
E’ presente in modo significativo in CMC, una società di packaging automatizzato dal 2020.
Come si vede KKR ha sempre fatto investimenti di breve-medio periodo: 3-4 anni.
Ad esempio in una società come Sirti ecco l’andamento dell’occupazione nel periodo di presenza di KKR: nel 2020 gli addetti sono 4.200, nel 2021 scendono a 3.800, alla fine del 2022 sono circa 3.500 = – 700 posti di lavoro (-16,7%), in 3 anni.
Come collettivo di lavoratori TIM del sindacato di base FLMUniti-CUB espremiamo massima solidarietà ai lavoratori della Marelli che uniamo alla nostra preoccupazione per il futuro di TIM rispetto alle manovre finanziarie di fondi come KKR e alle azioni del Governo.
Firenze, settembre 2023
FLMU CUB-TIM