Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Milano: ATM, ennesimo accordo al ribasso

Dal COORDINAMENTO LAVORATORI CUB TRASPORTI ATM, riceviamo e pubblichiamo:

Ci risiamo, non si sono smentiti: ancora una volta è stato firmato un accordo a danno di chi faticosamente lavora e produce, e nel contempo fatica ad arrivare alla fine del mese.


Dopo anni di perdita di salari, del potere di acquisto, di incremento fuori controllo dell’inflazione, l’Azienda e i sindacati da essa riconosciuti, si sono accordati per un aumento salariale di 50 euro lordi, mortificando ulteriormente una categoria professionale che quotidianamente rende possibile la mobilità a basso costo e impatto ambientale alla cittadinanza milanese.


Certamente questo accordo verrà spacciato per una grande vittoria, ma per i LAVORATORI è l’ennesimo calcio nel didietro, considerando anche che il personale viaggiante di superficie è l’unica divisione operativa fortemente penalizzata, sia per le richieste di maggior produttività che per la non corrispondenza nelle retribuzioni. Se i lavoratori sono tutti uguali in quanto lavoratori, è ingiusto, profondamente ingiusto riconoscere sostanzialmente gli stessi pagamenti per prestazioni diverse nella professionalità e nel disagio. Forse questa azienda e i rispettivi sindacati di famiglia, non si accorgono che lavorare nelle feste, in turnazioni variabili e disagiate, con soli 75 giorni di riposo all’anno, senza il sufficiente recupero psicofisico necessario a compensare la guida nella città di Milano e limitrofi, è MERITEVOLE DI ADEGUATI RICONOSCIMENTI ANCHE ECONOMICI? Se non si ritiene giusto e doveroso pagare diversamente i lavoratori in base al loro operato, PERCHE’ ALLA DOMENICA E NELLE FESTIVITA’ NON SI RIPARTISCE IL LAVORO IN PARTI UGUALI TRA TUTTI I DIPENDENTI PRESENTI IN AZIENDA?


Quindi per chi ogni giorno scende in strada per effettuare il trasporto pubblico che la Costituzione deve garantire alla collettività, affrontando tutte le difficoltà ampiamente conosciute come scarsa protezione da possibili aggressioni, inadeguata sicurezza lavorativa, turni faticosi e straordinari massacranti, riposi insufficienti, per loro non ci sono soldi, ma per chi “li gestisce” i soldi non mancano. Mai.


Sulle ferie che dire? Attendiamo le assemblee per sentire dal vivo per capire a cosa si è giunti e in cambio di cosa. Di certo possiamo affermare che la soluzione della questione delle ferie non pagate correttamente per legge negli anni passati è tardiva, e siamo certi, è stato grazie alle vertenze avviate da SOL COBAS e alcuni suoi associati, che si è arrivati ad una degna conclusione sì, ma con lo scopo di evitare ulteriori ricorsi giudiziali.


Siamo pronti a confrontarci nelle assemblee che verranno indette, certi che la propaganda pre elettorale cercherà di convincere i più, alla bontà del lavoro sindacale svolto. Siamo sempre più convinti che questo modello sindacale non ci appartenga, e non sia di alcuna utilità agli autisti.
Abbiamo bisogno di un sindacato che, restando sempre e comunque dalla parte di chi lavora, sappia trovare le soluzioni per incrociare i bisogni della produzione con le esigenze umane e sociali dei lavoratori e delle lavoratrici, e che sappia distribuire la ricchezza nel rispetto delle diversità senza discriminazione alcuna.


È ora di cambiare senza paura tutti insieme. È ora di riprenderci quello che è nostro.

San Donato – 6 aprile 2023

CUB © 2022. Tutti i diritti riservati.